L’uovo: molto più di un semplice alimento

Abbiamo lasciato la Pasqua alle spalle ma credo di essere ancora a tempo per parlarvi di un alimento tra i più discussi insieme alla carne rossa: le uova.
Vi siete mai chiesti perché ci scambiamo le uova di Pasqua come augurio in questo giorno di festa? La risposta è semplice: perché l’uovo è da sempre simbolo universale di vita e di rinascita e la Pasqua è il giorno della resurrezione di Gesù che torna a nuova vita nei cieli.
Già al tempo del paganesimo, il Cielo e la Terra erano ritenuti due metà dello stesso uovo e le uova erano il simbolo del ritorno alla vita: questo perché in primavera, stagione della rinascita di tutta la natura, gli uccelli preparano il nido per le uova, segnale che la stagione fredda è finita. Presso i Greci, i Cinesi ed i Persiani venivano scambiate come dono per le feste primaverili mentre in Egitto lo scambio di particolari uova decorate avveniva in occasione dell'equinozio di primavera, data di inizio del "nuovo anno". Sempre nella cultura egiziana, l'uovo era visto come simbolo della nascita dell'Universo, partorito dal becco della grande anatra Knef. Questo mito ricorre anche in molte altre culture: si pensava quindi che la vita fosse iniziata dallo scoppio di un originario uovo cosmico.
L’uovo era considerato sacro, quasi magico: se ci pensate bene, guardandolo con occhi semplici, è piuttosto strano che si generi la vita da un oggetto così “bizzarro”.
L'uovo: da simbolo ad alimento
L’uovo è un alimento economico, versatile e pratico. Per non ripiegare sulle solite proteine conservate ricche di sale e spesso anche di conservanti come affettati, tonno in scatola e formaggi, spesso ai miei pazienti consiglio le uova come “salvacena”: alla coque, strapazzate, al tegamino, in frittata con le verdure avanzate del giorno prima, ad esempio. “Salvacena” quando non si ha voglia di cucinare oppure se si rincasa tardi la sera, perché si ha il corso di yoga dopo il lavoro oppure se si accompagna il figlio all’allenamento di calcio.
In quanto alimento proteico, è anche un’ottima scelta se state provando a rendere la vostra alimentazione più sostenibile: secondo un report del 2011 (per approfondire vi lascio in seguito il link: http://static.ewg.org/reports/2011/meateaters/pdf/methodology_ewg_meat_eaters_guide_to_health_and_climate_2011.pdf ) la “carbon footprint”, in italiano “impronta di carbonio”, dell’uovo è di 4.8, più bassa rispetto a quella di altri alimenti proteici di origine animale come manzo, formaggio, maiale e pollo – rispettivamente pari a 27.0, 13.5, 12.1 e 6.9 – ma più alta se confrontata con quella di frutta secca e lenticchie – rispettivamente 2.3 e 0.9.
Ma l’uovo non è un alimento proteico qualunque: ricopre infatti il primo posto nella classifica degli alimenti ad alto valore biologico, poiché contiene tutti gli aminoacidi essenziali, vale a dire tutti quegli aminoacidi che il nostro corpo non è in grado di sintetizzare da sé. Oltre alle proteine nobili l’uovo contiene grassi, saturi ma anche mono e polinsaturi, colesterolo ed alcuni acidi grassi essenziali, ed è estremamente ricco di micronutrienti: vitamine del gruppo B tra cui la B12, le vitamine liposolubili ADEK ed anche fosforo, calcio, ferro, selenio, zinco. Il tutto per una media di sole 80 kcal per uovo. Conoscete un altro alimento tanto ricco di nutrienti?
Colesterolemia e uova: cosa dicono gli studi?
Le uova fanno aumentare il colesterolo nel sangue e da qui la raccomandazione di non consumare più di due uova alla settimana, essendo l’ipercolesterolemia un fattore di rischio cardiovascolare. Per molto tempo si è ritenuta quindi causale la relazione tra uova e colesterolemia. Niente di più sbagliato fu mai detto in ambito di alimentazione! Sono infatti numerosi gli studi scientifici che provano come il consumo giornaliero di uova non aumenti significativamente la colesterolemia (al seguente link un esempio di articolo del 2018 che prende in esame due studi: https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC6165023/). Quindi, ripetiamo insieme: assumere colesterolo non fa venire il colesterolo! È strano pensarlo ma spesso ci dimentichiamo che il nostro organismo è una macchina straordinaria, finemente regolata in ogni sua funzione: il colesterolo che abbiamo le sangue è principalmente determinato dal colesterolo prodotto dal nostro stesso fegato e, quando ne assumiamo attraverso il cibo, la nostra “produzione interna” si riduce.
Per i suddetti motivi, possiamo ritenere il consumo di uova ufficialmente “sdoganato”, ovviamente nel contesto di un’alimentazione equilibrata e di uno stile di vita sano. Ma allora perché non provarle anche a colazione? Abbinandole a del pane tostato ed una mela faremo il pieno di nutrienti ed arriveremo a pranzo senza quella fame atavica che ci ritroviamo ad avere già alle 10 del mattino dopo cappuccio e brioches!
Questo mese sono sospesi gli appuntamenti, ma resto disponibile per consulenze telefoniche e in Skype.
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Dott.ssa Giada Galli – Dietista Nutrizionista
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