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Intolleranze alimentari? Prova con la dieta Low-FODMAP!

Scritto da Alchemilla Staff in Curiosità
12 novembre 2019 - 0 commenti Blog disbiosi intestinale

Il gonfiore di pancia che consegue ad un pasto è un problema piuttosto diffuso: in media una persona su sei soffre di questo tipo di disturbi. Escluse gravi malattie e reazioni immunologiche, il gonfiore consiste in un disturbo funzionale che dipende da un problema digestivo. Qualcosa di tutto sommato innocuo ma che può causare sintomi dolorosi talvolta invalidanti: alzi la mano chi, a causa di un pranzo mal digerito, non si è ritrovato con una pancia talmente gonfia e dolorante da non riuscire a lavorare.

La scienza definisce questa condizione come Sindrome dell’Intestino Irritabile ma non ha molte armi a disposizione per sconfiggerla e spesso i pazienti che ne soffrono finiscono per sottoporsi ai test per le intolleranze alimentari offerti dalle farmacie e da numerosi laboratori d’analisi. Il punto è che pochi sono i test scientificamente riconosciuti e, quindi, poche le intolleranze realmente diagnosticabili (per maggiori info clicca qui).

 

 

La soluzione: Dieta Low-FODMAP!

I FODMAP sono zuccheri che, scarsamente digeriti e assorbiti nel piccolo intestino, finiscono nel colon dove richiamano acqua e diventano cibo per i batteri intestinali che li fermentano con produzione di fastidioso gas. Dall’acronimo inglese:

F             fermentable (fermentabili)
O            oligosaccharides (oligosaccaridi, cioè fruttani e galatto-oligosaccaridi o GOS)
D            disaccharides (disaccaridi, ovvero il lattosio)
M           monosaccharides (monosaccaridi, ossia il fruttosio)
A            and (e)
P             polyols (polioli, quindi sorbitolo, mannitolo, xylitolo e maltitolo)

Troviamo i fruttani nei derivati del grano e in alcune verdure come le cipolle, i galatto-oligosaccaridi nei legumi, il lattosio in tutti i latti animali, i polioli in alcuni tipi di frutta e verdura e nei prodotti “senza zucchero”. Il fruttosio, invece, diventa un problema se presente in eccesso rispetto al glucosio, un altro zucchero: questo accade in alcuni tipi di frutta come mele e pere e in dolcificanti industriali come lo sciroppo di mais.

Dunque, se si riesce a tenere bassa la quota di FODMAP assunta con la dieta, si riuscirà a diminuire o a eliminare una volta per tutte i sintomi da essi causati. La dieta Low-FODMAP è stata sviluppata da un team di ricercatori dell’Università Monash a Melbourne in Australia (per ulteriori info consultare il seguente sito: https://www.monashfodmap.com/).

Per tenere sotto controllo i sintomi nel modo migliore, si raccomanda di seguire la dieta Low-FODMAP in modo rigoroso per almeno 2 mesi . Se dopo questo periodo iniziale si nota un miglioramento dei sintomi, si possono reintrodurre gradualmente un gruppo di FODMAP alla volta e verificare se si in grado di tollerarlo o meno.

Un esempio di giornata Low-FODMAP:

Colazione   

Frullato con banana e proteine della mandorla
Gallette di grano saraceno con un velo di tahina

Pranzo

Riso basmati semintegrale alla curcuma
Uovo alla coque
Carote julienne

Cena

Vellutata di zucca
Branzino al forno
Spinacini freschi

Come avrete notato, la dieta Low-FODMAP prevede l’evitamento o la forte riduzione di molti alimenti: pertanto è bene farsi seguire da un Nutrizionista o un Dietologo esperto per evitare, col fai da te, di seguire una dieta sbilanciata
Io resto a tua disposizione, se desideri incontrarmi o ricevere maggiori informazioni  CONTATTAMI

 

 

Integrazione

Oltre che di una dieta, ci si può avvalere di alcuni integratori specifici. Poiché si tratta di un problema digestivo, potrebbe essere utile prendere degli enzimi dall’esterno che vanno sommandosi a quelli fisiologicamente prodotti dal nostro apparato digerente: oltre all’enzima lattasi per la digestione del lattosio, si possono assumere amilasi, maltasi o invertasi se il problema sono i carboidrati, cellulasi e fitasi se la fibra di frutta, verdura ed alimenti integrali, proteasi se le proteine e lipasi se i grassi. 

In tutti i casi di disbiosi e infiammazioni intestinali è buona cosa ricorrere all’utilizzo di validi integratori di fermenti lattici e probiotici.

I fermenti lattici completano la digestionefacilitano l’assimilazione, producono vitamine ed enzimi, stimolano il sistema immunitario, contribuiscono nella risoluzione di infezioni


Flora Balance Active

I probiotici invece, sono batteri lattici che hanno la funzione di proteggere la membrana intestinale da tutti i microrganismi patogeni e tossine della massa fecale. Le alterazioni dell’acidità gastrica, così come l’abuso di medicinali, influiscono sul transito dei cibi nello stomaco, rompendo l’equilibrio batteriologico intestinale, perché la flora intestinale è sensibile all’acidità, antibiotici, stress e diete alimentari non equilibrate. 


Probiotici Larix

 

I Rimedi Naturali

A questo punto lascio la parola a Eleonora Ruggeri - Naturopata di Alchemilla Biomarket, che vi propone tre soluzioni naturali: 

Enteroclisma
“Tanto più è difficile digerire, tanto più si alza la febbre gastrointestinale (infiammazione)"
Per garantire l’integrità e le funzioni dell’intestino, è importante ridurre la flora putrefattiva e i fecalomi, i quali molto spesso causano dolori, gonfiori e gas intestinali attraverso la pratica degli enteroclismi, che sono un aiuto essenziale per tutti quelli che decidono di cambiare la propria alimentazione.
Per informazioni più dettagliate su come svolgere le pratiche degli enteroclismi a casa, potete chiedere informazioni direttamente in negozio.
 

Gemmoderivato di Ficus Carica 
Il Gemmoderivato è una preparazione idroalcolica (quindi liquida) che deriva dalla macerazione delle gemme di una particolare pianta. Le gemme sono le parte più vitale della pianta, pertanto è nelle gemme che si trova la più alta concentrazione del principio atttivo.

Gemmoderivato Ficus Carica

Il Gemmoderivato di Ficus Carica è rimineralizzante, tonico, vitaminico e antinfiammatorio. Agisce sulla comunicazione tra epifisi-ipotalamo-ipofisi, regolando i ritmi delle nostre funzioni organiche come: la digestione, il sonno, le mestruazioni ecc...
E’ particolarmente indicato per chi soffre di disturbi digestivi, soprattutto se legati all’ansia, con stomaco teso, spasmi gastrici, acidità di stomaco, bruciore e generiche difficoltà di origine nervosa.

Questo articolo ha un carattere puramente informativo. Le informazioni contenute sono rivolte a persone maggiorenni e in buono stato di salute. Il lettore pertanto utilizzera tali informazioni a sua unica ed esclusiva responsabilità. In alcun caso l'autore potrà essere ritenuto responsabile di eventuali danni diretti o indiretti causati dall'utilizzo delle informazioni suggerite. 

 

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